La trascendencia del alma/La trascendenza dell’anima.
En realidad, el hombre siempre ha sentido la seducción de lo trascendente y la nostalgia del alma junto con la necesidad de la espiritualidad entendida como dimensión trascendental, es decir, además de la realidad material. El concepto de espiritualidad se refiere a los valores del espíritu, el mundo de los sentimientos, las ideas, la imaginación, las creencias, la divinidad. Como parte de esta necesidad fundamental del ser humano, todas las culturas y religiones han reconocido la existencia de un alma inmortal. Tanto la narrativa científica como la narrativa filosófica y teológica sostienen que la idea del alma, de Dios, es innata. En la filosofía y la literatura, a partir de los autores antiguos, están presentes las cuestiones fundamentales y universales del ser humano y del mundo, como, precisamente, la dimensión espiritual, el sentido de la vida, el problema del mal, la transfiguración. existencia, tensión y el doloroso sentimiento de solidaridad universal, religiosidad. Nuestra concepción del hombre y del mundo surge en esta línea.
La suya es una espiritualidad, una religión de la “resurrección”, la fe en la inmortalidad. Una “resurrección” sostenida por la Belleza entendida como la posibilidad de penetrar en la esencia del hombre y de las cosas, como fuerza salvadora, como Bien y como dimensión ética y religiosa. Un poder salvador que se identifica con “Cristo mismo”. Dios, para el autor de “Crimen y castigo” es necesario para el orden del mundo. Y si no existiera, “habría que inventarlo”. A raíz de un concepto paulino y husserliano, el hombre se construye, por tanto, con una interioridad a “imagen de Dios”. Es ese centro divino que está presente en el cerebro humano, como lo han demostrado los extraordinarios descubrimientos de la neurociencia. Es una sustancia espiritual, la única capaz de explicar la dimensión de lo trascendente.
El hombre es incapaz de mirar más allá, en busca de algo que dé sentido a su existencia. El más allá – Dios, alma, invisible, misterio, sagrado – se ha disuelto. La sociedad contemporánea es una sociedad atomizada y secular, que no va más allá de sus estrechas fronteras, más allá de las cuales no existe nada, y mucho menos Dios y el alma inmaterial e inmortal. Se ha despojado de lo divino; la espiritualidad ha sido expulsada; creencias, religiones han sido destruidas. La única religión que queda, como coinciden otros autores, es la religión secular, o el rechazo de toda verdad absoluta y la existencia de un Creador. Desafortunadamente, a la cultura dominante no le importa entender que, de hecho, trata a su religión como una verdad absoluta.
Guido Brunetti.
In realtà, da sempre, l’uomo ha avvertito la seduzione del trascendente e la nostalgia dell’anima insieme con il bisogno di spiritualità intesa come una dimensione trascendentale, oltre cioè alla realtà materiale. Il concetto di spiritualità riguarda i valori dello spirito, il mondo dei sentimenti, delle idee, dell’immaginazione, delle credenze, della divinità. Nell’ambito di questa esigenza fondamentale dell’essere umano, tutte le culture e le religioni hanno riconosciuto l’esistenza di un’anima immortale. Sia la narrazione scientifica che la narrazione filosofica e teologica sostengono che l’idea di anima, di Dio è innata. Nella filosofia e nella letteratura, a partire dagli autori antichi, sono presenti le questioni fondamentali e universali dell’essere umano e del mondo, come, per l’appunto, la dimensione spirituale, il senso della vita, il problema del male, la trasfigurazione dell’esistenza, la tensione e il sentimento dolente di solidarietà universale, la religiosità. Su questa linea si pone la nostra concezione dell’uomo e del mondo.
La sua è una spiritualità, una religione della “resurrezione”, la fede nell’immortalità. Una “resurrezione” sostenuta dalla Bellezza intesa come possibilità di penetrare l’essenza dell’uomo e delle cose, come potenza salvatrice, come Bene e dimensione etica e religiosa. Una potenza salvifica che s’identifica con il “Cristo medesimo”. Dio, per l’autore di “Delitto e castigo” è necessario per l’ordine del modo. E se non ci fosse, “bisognerebbe inventarlo”. Nel solco di una concezione paolina e husserliana, l’uomo quindi si costruisce con una interiorità a “immagine di Dio”. E’ quel centro divino che è presente nel cervello umano, come hanno mostrato le straordinarie scoperte delle neuroscienze. Si tratta di una sostanza spirituale, l’unica in grado di spiegare la dimensione del trascendente.
L’uomo è incapace di guardare oltre, alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla sua esistenza. L’oltre- Dio, anima, invisibile, mistero, sacro- si è dissolto. La società contemporanea è una società atomizzata e secolare, che non va oltre i suoi angusti confini, al di là dei quali non esiste nulla, tantomeno Dio e l’anima immateriale e immortale. Essa si è svuotata del divino; la spiritualità è stata espulsa; le credenze, le religioni sono state distrutte. L’unica religione rimasta, come concordano altri autori, è la religione secolare, ovvero il rifiuto di ogni verità assoluta e dell’esistenza di un Creatore. La cultura dominante purtroppo non si cura di comprendere che di fatto tratta come verità assoluta la religione di essa.
Guido Brunetti.